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DEAD OR ALIVE

Vivi o morti, veri o rappresentati, sotto forma di statue o peluche, gli animali sono sempre fonte di incanto per l’uomo. Ogni bambino prova un’attrazione primigenia nei confronti di quegli altri esseri viventi con cui divide il suo ambiente reale e riprodotto. Da giocattoli del cuore diventano strumenti di lavoro, di compagnia e di nutrimento. L’uomo continua ad amarli, a schiavizzarli, a mangiarli, a imprigionarli e a divinizzarli.

Sono protagonisti di ogni fumetto, mito e rappresentazione sacra, insieme esaltati e massacrati. Continuo a essere attratto da ogni animale, che sia vivo o morto, selvaggio o
nostro coinquilino suo malgrado. Di plastica o di marmo, libero o vinto. Se fosse in mio potere chiuderei domani tutti gli acquari ma amo restarci per ore.

Poche cose gridano giustizia come gli zoo, eppure il desiderio di vedere da vicino creature altrimenti inaccessibili permane contro ogni ragione.  L'essere da sempre contro ogni forma di caccia ludica non esclude l'aver provato una fino ad allora sconosciuta emozione ancestrale l'unica volta che ho sparato a un animale. Sono convinto che nessun essere umano fisicamente sano ed economicamente sereno abbia più nessun motivo per essere carnivoro, eppure, continuo saltuariamente a esserlo. Questa serie di foto nasce dalla convivenza incongruente di questi paradossi con una non sopita fascinazione infantile per ogni morfologia animale.

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