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ENDECAMERON

E' un lavoro realizzato durante Endecameron, la residenza presso il Castello di Rocca Sinibalda ideata da Enrico Pozzi e Cristina Cenci. Ho scritto la breve storia di Agnes ispirandomi a una donna realmente esistita nel territorio. Alle immagini hanno partecipato come modelli gli artisti, i curatori e i residenti del Castello di Rocca Sinibalda.  

 

AGNES FALENA LONGEVA

Agnes nasce con l’avvento del primo secolo dell’età contemporanea. Rivoluzioni, restaurazioni, risorgimento, evoluzionismo e decadentismo. Ma lei vivrà tutta la vita all’interno del Castello di Rocca Sinibalda insieme al ricordo del suo amore ucciso appena prima del matrimonio nella battaglia di Rieti-Antrodoco. Muore ottuagenaria ma rimane nel Castello-gabbia-galassia per vivere non un’altra vita, non una morte, ma vite infinite. Le maschere raccolte nelle sale superiori sono il tramite per moltiplicarsi nelle vite di chi visita il Castello. 

Mi chiamo Agnes e il mio cognome non lo ricordo più. 

Ero nata il primo gennaio del 1800. Mio padre era un fantasma in uniforme e mia madre una contadina. 

A 20 anni amavo un carbonaro e a 21 ero vedova senza mai essere sposata.

Mentre nasceva il Risorgimento l’amor mio cadeva nelle Gole di Antrodoco sotto gli zoccoli dei cavalli bavaresi e dei loro cavalieri fantasma.

Non li ho mai visti come non avevo mai visto il mio padre, non vidi più nemmeno l’amor mio.

A 22 anni sono entrata in questo Castello e non sono più uscita.

I miei fratellastri credevano fossi impazzita ma io stavo bene.

Badavo al Castello e lui badava a me.

Sessanta anni dopo ero morta e tre giorni dopo mi sono rincamminata dal cimitero verso il Castello.

Non ero un fantasma, ero Agnes.

I fantasmi hanno bisogno di sparire e di tornare.

Io non sono mai andata via.

I fantasmi hanno bisogno di fare del male, Io non voglio fare del male e nemmeno del bene.

Sono solo curiosa.

Avevo ordinato tutta la mia vita da crisalide per diventare una falena longeva.

Rimango qui e la mia vita è tutte le vite di chi entra in questo castello, per un’ora, una settimana o per sempre.

Sono ogni vita, sono chiunque, sono felice

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